Al momento dello scrutinio abbiamo contato quasi una ventina di schede nulle con scarabocchi e insulti coloriti, contro un paio di voti per le liste di estrema sinistra, per intenderci, quelle a difesa dei lavoratori. Una manciata di voti anche per l’estrema destra che aveva candidato tra le sue liste nientemeno che Nadia Bengala, la quale è riuscita ad assicurarsi voti : 1.
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Aprendo invece il capitolo “Questa è l’Italia” mi chiedo seriamente chi progetti le scartoffie di cui si deve occupare il seggio elettorale. Due registri, finalizzati a debellare il voto di scambio con l’uso di cellulari o videocamere, sono stati fonte di grande ilarità.
All’interno di questi si doveva annotare su 3 colonne il nome e il cognome di chi lasciava in custodia il suo dispositivo, il numero dei dispositivi depositati e il numero dei dispositivi ritirati dall’elettore dopo il voto. Abbiamo provato a capire la logica di quella tabella, ma non ci siamo riusciti.Considerando che nessuno di noi era autorizzato ad aprire le borse o frugare tra le tasche dei giubbotti degli elettori, la consegna dei cellulari è stata praticamente a discrezione dell’elettore. Si sono verificati così, con più di un elettore “naif”, scene memorabili.
- Signora, ha un cellulare per caso?
Sì ehm ehm, allora 328 …
- Scusi, ha un cellulare con sé?
Sì!
Che fa foto?
Mah boh! Dicono che le fa… ma io non le ho mai fatte!
- Senta, ha un cellulare che fa foto?
Sì eccolo, lo lascio qui?
Sì signora.
Ah va bene, se squilla potete rispondere eh.
- Scusa, hai un cellulare con fotocamera?
Sì, ma è spento.
via Sarataricani