Volevo segnalare una cosa letta sul blog di Andrea Pomini (http://www.soulfood.blogspot.com ). Riguarda il doppiaggio del film “The Millionaire”, ma più profondamente concerne il nostro rapporto con l’islam, e spiega l’inconsapevole doppiopesismo col quale giudichiamo il conflitto fra israeliani e palestinesi. Beh, nel film di Danny Boyle c’è una scena in cui i due bambini protagonisti vedono la madre assassinata a sangue freddo. Tutto è ambientato in un lavatoio pieno di donne e bambini allegri, in cui a un certo punto irrompono un centinaio di uomini armati di bastoni e molotov. Si sente una voce femminile che grida: “aiuto, sono musulmani, scappiamo!”. Pomini, insospettito dal fatto che i due bambini erano stati fino a quel momento presentati come musulmani, si informa e scopre che la frase originale in realtà proviene da una voce maschile, cioè da uno degli assalitori, che invece dice: “they are muslims, get them!”, vale a dire “sono musulmani, prendeteli!” In sintesi: quella scena del film narrava un eccidio compiuto da hindù contro musulmani, e in fase di doppiaggio la voce femminile, di una vittima, è diventata una voce maschile, di un assalitore, e la frase “sono musulmani, prendeteli!” è diventata “aiuto, sono musulmani!” Il che, secondo me, e anche volendo credere alla buona fede dell’errore del doppiatore, fa capire che tipo di atteggiamento abbiamo nei confronti dei musulmani, colpevoli a prescindere.
da georgia mada